(Ri)flessioni
Riflettevo che c’è una vaga poesia nel fare CtrlC-CtrlV con mignolo e indice sinistro. Che da questo si capisce che il mignolo non serve solo a giucciare l’ultima goccia di nutella del barattolo.
Riflettevo che questo tempo di merda ha una valenza positiva: ci concede di mettere, ogni sei ore, tutto il guardaroba da mezza stagione, che altrimenti rimarrebbe chiuso in cassetto per motivata calura prematura.
Riflettevo che mi sto dannando, anche quest’anno, per i saggi di fine anno. E già lo so, domenica notte tornerò a casa depressissima, e lunedì mattina scriverò un post depressissimo.
Riflettevo che c’è qualcuno che ha comprato delle gomme da pioggia perchè ho gufato. Se non piove davvero, immagino conseguenze negative.
Riflettevo che forse, quando mi porti a Roma, tutta quell’euforia è amore. Ma anche coca.
Riflettevo che adesso, che la collega TTC (TuttaTetteCulo) del piano di sopra s’è fatta trasferire a Venezia, rimango l’unica gnokka degna di nota dello stabile. Ma senza competizione non c’è più gusto.
Riflettevo che magari, chi passa di qui, domenica (4 giugno) ha voglia di venire a sentire i ragazzi. Alle 16.30 (solisti e miniband) e alle 20.30 (il gruppone con le vecchie quercie della scuola) i due saggi, al Centro Culturale Da Vinci (quello in piazza) di San Donà di Piave. Repertorio rock, molto rock, quest’anno. Quella che presenta (e fa l’idiota sul palco) sono sempre io.
Sulla chiusa (l’idiota) c’è da riflettere.