quando dovete preoccuparvi.
Siete un blogger.
Avete iniziato a scrivere, che so, un annetto fa.
All’inizio avete fatto la gavetta: ctrlC ctrlV di testi di De André, commento di politica interna banalotto e assemblato dai commenti alla macchinetta del caffè, e foto del gatto.
Poi avete tentato la strada del personale: con lugubri metafore avete spiegato che la vostra ragazza vi ha piantato perchè avete troppi peli incarniti, mentre in realtà si era solo seccata di vedervi depilare le gambe prima di uscire coi colleghi per il brunch.
Avete incassato i primi insulti da commentatori anonimi.
Avete provato lo sguardo divertito del collega che "sa cosa scrivi nel blog". Avete chiuso il blog, lo avete reso privato, poi non vi cagava nessuno e l’avete riaperto.
Avete iniziato a commentare in giro: Grillo, Swan, Sviluppina, Martellini. Vi ha risposto solo pannasmontata (perchè gli avete cancellato i credits del template, bastardi). E Spad, ma vi confondeva con una gnokka (straviato dalla depilazione delle vostre gambe).
Poi vi siete pure riempiti di bottoni, avete imparato cos’è il feed e i tag e le classifiche, e come incrementare posticini.
Siete ormai un blogger vero?…. vi chiederete. Eh no.
C’è la prova del nove.
Leggete un blog. Un blog nuovo, di quelli magari collegati ad un commento sagace di un altro blog.
Fatto?
Rispondete ora: vi è piaciuto? Avete detto "ora lo linko, lo metto tra i preferiti e lo leggo più spesso…ma che bravo…che bene che scrive…che modo garbato, che ironia…che stile…."..?
Ah no vero? Avete pensato solo ad analizzare come cazzo fa questo/a a scrivere così bene, con argomenti così brillanti, con settantacinque commentatori in mezzora, e bla bla…. Vuoi che anche io non sia capace? Ah beh, adesso che lo so… vediamo…proviamo a scrivere così… e colì… e colà…. ah, okay.
Allora siete un vero blogger.
Bravi.