quando dovete preoccuparvi.

quando dovete preoccuparvi.

Siete un blogger.

Avete iniziato a scrivere, che so, un annetto fa.

All’inizio avete fatto la gavetta: ctrlC ctrlV di testi di De André, commento di politica interna banalotto e assemblato dai commenti alla macchinetta del caffè, e foto del gatto.
Poi avete tentato la strada del personale: con lugubri metafore avete spiegato che la vostra ragazza vi ha piantato perchè avete troppi peli incarniti, mentre in realtà si era solo seccata di vedervi depilare le gambe prima di uscire coi colleghi per il brunch.

Avete incassato i primi insulti da commentatori anonimi.

Avete provato lo sguardo divertito del collega che "sa cosa scrivi nel blog". Avete chiuso il blog, lo avete reso privato, poi non vi cagava nessuno e l’avete riaperto.

Avete iniziato a commentare in giro: Grillo, Swan, Sviluppina, Martellini. Vi ha risposto solo pannasmontata (perchè gli avete cancellato i credits del template, bastardi). E Spad, ma vi confondeva con una gnokka (straviato dalla depilazione delle vostre gambe).

Poi vi siete pure riempiti di bottoni, avete imparato cos’è il feed e i tag e le classifiche, e come incrementare posticini.

Siete ormai un blogger vero?…. vi chiederete. Eh no.

 

C’è la prova del nove.

Leggete un blog. Un blog nuovo, di quelli magari collegati ad un commento sagace di un altro blog.

Fatto?

Rispondete ora: vi è piaciuto? Avete detto "ora lo linko, lo metto tra i preferiti e lo leggo più spesso…ma che bravo…che bene che scrive…che modo garbato, che ironia…che stile…."..?

Ah no vero? Avete pensato solo ad analizzare come cazzo fa questo/a a scrivere così bene, con argomenti così brillanti, con settantacinque commentatori in mezzora, e bla bla…. Vuoi che anche io non sia capace? Ah beh, adesso che lo so… vediamo…proviamo a scrivere così… e colì… e colà…. ah, okay.

Allora siete un vero blogger.

Bravi.

13 pensieri riguardo “quando dovete preoccuparvi.

  1. no. io non sono un vero blogger.

    mai postata una canzone.non so bene cosa siano i feed e non so incrementare le classifiche. e mica sarei capace a scrivere bene.

    davvero.

  2. Cinas… ma ovvio, presenti esclusi…

    @search, credimi, non ho fatto un tubo. Avrà preso le modifiche di venerdì scorso…. Cmq a me ogni tanto scompare. Mah. Va a capire.

  3. beh insomma.

    leggere i blog degli altri solo per carpirne i segreti del successo, pensando a come prender spunto per il proprio… beh, non mi piace proprio.

  4. io quando sento parlare di “feed” ho sempre un’immagine che mi torna in mente: quella in cui Will E. Coyote preparava la ciotola di mangime per Beep Beep. Se non sbaglio sopra c’era scritto proprio “feed”

  5. Beh, neanche io so cosa sono i feed (però vedo sempre i cartoni di Feed Flinston), nn ho ancora capito come si fa a postare un video di YouTube, il mio blog nn lo legge praticamente nessuno, e raramente commento i blog degli altri (tranne romper le balle qui, ogni tanto).

    Sono un blogger mancato…?

    GR

  6. @cinas…se io noto un calo di utenze… mi preoccupo di come scrivo, e cerco una buona ispirazione per ripigliarmi. Le menate sui template, sui bottoncini o altro, a parere mio, non attirano proprio nessuno. Bisogna saper scrivere, con uno stile proprio, senza scopiazzare. E non è affatto facile.

    Uno sw@n ad esempio, ha un template sempre rinnovato… ma ha anche brillanti post. Spad ha un template semplicissimo, uno stile magari ripetitivo (sembra serio, poi svacca e di solito in coda mette una gnokka..) ma assolutamente autentico.

    Poi bisognerebbe capire cosa fa di noi un buon blogger: i commenti? Gli accessi? Le citazioni?

    @sioux…non era mica food no?…mah.

    @gatto, nemmeno io so mettere un video di You Tube, se può consolarti. Però faccio un ragù spettacolare.

  7. io per esempio sta brillantezza di sw4n non la riconosco. glielo dissi pure a chiare lettere. e spad ha il suo perché e la mia stima ma alla lunga non mi inchioda più come un tempo.

    in quanto a tutto il resto sono l’ultima persona in grado di esprimermi, visto che il galateo e le leggi della blogosfera, risaputamente, non le ho mai rispettate. che blocco gli utenti che mi leccano il culo. che cancello i vecchi post quando mi dico: oh, che palle, mi son venuta sui coglioni [e la gente si risente perché in tal modo hai cancellato pure i suoi commenti]. tre mesi fa ho cancellato proprio il blog. ma poi l’ho riaperto, perché io senza scrivere non ci so stare.

    e linko solo i blog che leggo, strafregandomene se loro leggono me. dal pc del lavoro non posso permettermi di avere mille preferiti: il blogroll è più comodo.

  8. judi.. io ammetto, pecco di vanità, e godo se mi vedo linkata a destra e a manca. Sarà che il termine “linkata” ha quel che di porno che ravviva la giornata.

    Alcuni blog li leggo perchè chi commenta mi fa sbellicare più del post del padrone di casa. Altri, che nemmeno commento, perchè imparo a scrivere leggendoli.

    Cancellare post?… l’unico che ho tolto, commenti inclusi, è quello in cui ironizzavo sulla notizia della morte per Overdose di Tonio Cartonio.

    Avevo creato un caso bloggistico. Ed ero rimasta invasa da stormi di ragazzini dall’ortografia aberrante e abuso di kappa.

    In un senso mi sento identica a te: senza scrivere non ce la faccio.

  9. anch’io ne godevo e per questo motivo controllavo la lista dei link in di splinder ogni giorno finché non ho scoperto che se cancelli il blog, pur riaprendolo allo stesso indirizzo, la lista si resetta. porno quando non c’è nessuno attorno.

  10. Ah beh, io non cancello il blog, c’è una parte della mia vita, è il mio diario personale, qui ci sono tutti i miei amici e i miei ricordi dei momenti difficili che ho superato…

    ….eheheh.. tutte stronzate.. è che son pigra.

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