Una flauta (non) in pretura

Una flauta (non) in pretura

Mi penso già che metterò su twitter “condannata” o “assolta”, perchè sono un’idiota 2.0.

Di solito mi capita che accade tutto quello che non avevo previsto. Un rinvio, o una sconfitta totale, o una mezza vittoria. La fine, dell’altra, è arrivata con me che, dopo aver firmato, uscivo dal tribunale di Venezia ripetendo all’avvocata “ma è finito? ho vinto allora? è deciso?” rincoglionita.

L’altra volta invece, l’ultima udienza, era così palese una condanna che ora cerco di prepararmi al peggio, all’appello, alle risa di marito e suoceri per aver vinto una causa talmente assurda. E la rabbia che vorrei tanto smettere di provare, assieme a tutte quelle cosucce che archivierei volentieri.

In questo periodo. Questo momento stressante e magico, in cui mi sento così serena, col mio flautino in spalla e tante cose da pensare, tante energie da distribuire nelle mie passioni, tante coccole da poter fare al mio nano.

Ieri pensavo ad un viaggio, sarebbe bello poterlo fare per festeggiare (non pensarlo, non dirlo, porta male!) e stasera uscire e offrir da bere a tutti (non ripeterlo, porta male!) e riderne.

O forse, dovrei festeggiare lo stesso, anche se mi condannano. Festeggiare che la mia coscienza rimane, in tutto e per tutto, candida. Lo rifarei, mio caro giudice, mi spiace dirlo… mio figlio viene prima.

Ho cambiato avvocato. L’ho sentito ieri, mi sembra in gamba. Non sono andata in tribunale, non ne posso più di sentire la stessa identica pappardella, esser dipinta come una stronza dall’uno, e una santa dall’altro. Sto qui, lavoro, poi vado a far lezione ai miei ragazzi.

Loro stanno decidendo, lì in tribunale, e io qui, butto nel blog i miei confusi pensieri, come uno shangay, che ne muovo uno e si muove l’altro, nella sciocca convinzione che in base a ciò che penso ora, il destino deciderà come “farmela pagare”.

E così, se son troppo ottimista, o se non mi dànno abbastanza, mi condanneranno sicuramente. E chissà a cosa.
Un’idiota scaramanzia, ecco.

Non me lo merito, questo penso. Ma se decideranno in modo inverso,  andrò avanti. Mi tocca. Ora, ora mangio e vado a lezione.
Che le grandi tragedie delle persone normali, non permettono giorni di ferie. Tutto, ugualmente, s’ha da fare.

 

Update

…….Assolta!

12 pensieri riguardo “Una flauta (non) in pretura

  1. Ecco l’occasione buona per un fantastico rubicondo vellutato!

    (una cosa forte e via:14°?)

  2. gioisco per te. e berrò per te, stasera, non con te perchè non ce la faccio ad arrivare fino a venezia…

  3. mi fa piacere, comunque mi prenoto quando offri da bere a tutti..anzi, a dire il vero, eravamo d’accordo che dovevi già pagarmi da bere, sarà per la prossima volta..

  4. Cavoli, leggo solo ora…ma sono comunque contenta che sia finito tutto!!!
    UNA NUOVA VITA PER FLA’!!!!!

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