nessun titolo

nessun titolo

Vorrei prenderti il collo, e stringere, stringere, stringere.
Vederti rantolare, aggrapparti ai miei polsi tentando di fermarmi, agitarti, dimenarti disperato.
Vedere i tuoi occhi schizzati di terrore, pian piano comprendendo che non scherzo, che non mollo la presa, che stringo con una forza inaudita, con la freddezza di chi per troppi anni ha sopportato.
Vedrei che lentamente le forze ti abbandonerebbero, e per una volta proveresti anche tu lo sfinimento, la voglia di cedere, di mollare, di lasciarsi sconfiggere, uccidere. Che io oggi mollerei volentieri, se non ti odiassi tanto. Se non avessi tanto ferito il principe.

Vorrei cercare una catena, una catena chiodata. Te la lancerei addosso, e tu a torso nudo mi chiederesti con gli occhi se sono sempre la stessa amabile donna che hai conosciuto, che hai amato, che pensavi potesse subire in eterno le tue angherie, forse. Quella che ti perdonava, che superava, che dimenticava, che mediava. Eccomi qui, a strapparti la pelle di dosso. Per me, per il principe, a cui hai strappato sogni e sorrisi.
Ad ogni frustata gridi, con addosso la disperazione di non poter sfuggire, di non poter scappare, di essere vittima senza appello. E sanguini, la pelle viola intinta del rosso della rabbia, la mia, la mia gigantesca, immisurabile rabbia. E tutt’intorno, il sangue che colora ciò che ti sta attorno. Lì, a ricordarti ogni giorno, come lo è stato per me, che non hai scampo.
E brucia. Senti come brucia quando ti feriscono, lo senti? Lo senti?

Ti legherei, corda alle caviglie, nel pozzo più profondo. La stretta che ti macera la pelle, la testa in giù, che si intorbidisce di pensieri, di maledizioni, le forze che ti mancano. E tutto attorno il buio, niente presente, niente futuro, e il passato è li fuori, bello quanto prologo falso di ciò che sarà.

 

E infine. Un colpo di pistola. Uno solo, fisso, dritto.

Tu mi fisseresti incredulo, senza sentire dolore, senza aver altro che pensieri, e più nulla da dirmi. E io rimarrei col braccio alzato, fino a che non ti vedrei crollare. Che mi basterebbe un colpo solo.

 

– signora, le assicuro, non abbassiamo la testa, non cercheremo mediazioni. Si fidi. D’altronde non possiamo mica ammazzarlo, quest’uomo.

– non si preoccupi. A quello ci penserà il buon Dio.

O io.

17 pensieri riguardo “nessun titolo

  1. All’inizio mi sembrava un raccontino sado-maso.

    Poi un errato impiego della rabbia (che sempre enrgia è, bisogna farla confluire in qualcosa di produttivo, fa sentire meglio)

    Alla fine, ho iniziato a temere per la vita dell’avvocato.

    Forza e coraggio, roccia bionda! 😉

    Silly

  2. Piccolo principe, non smettere mai di sorridere, non aver paura di sognare

    Sorridi principe, sorridi tranquillo … una roccia ti protegge dai pericoli

    (e tu roccia … stai salda … stai salda … che il vento sta per cambiare …)

    Nadia

  3. Capperi!

    Non sarebbe meglio fare qualcosa per scaricare tutta sta rabbia? Una bella corsetta? Un incontro di boxe o di karate? Scegli tu.

  4. sisi, si era capito perfettamente…

    ah, quando hai finito con la mazza chiodata fammelo sapere che serve anche ame 😛

  5. già mi vedo la scena, più cruenta di come tarantino potrebbe immaginarsela: la flauta con completo in pelle nera e la mazza chiodata, scatenata nel dar voce al suo risentimento…

    …wow, cercherò di non farti arrabbiare, mai…

    La Pilla 🙂

  6. beh, quando meno, meno.

    Signori, siamo agli sgoccioli. E come più volte detto, quando finirà (in teoria a sei anni esatti dall’inizio della causa!) mi ubriacherò, filosofando in inglese sull’essere metamorfico, e finirò vomitando in un prato.

    E sarà un giorno splendido.

  7. AAA affittasi calibro 22 seminuova. Proiettili placcati argento inclusi. Prezzo interessante opppure scambio con arma bianca di qualsiasi genere o aglio. (tu puoi tutto! Rocorda!!!)

    PS: non ci sono ma ci sono. ;*

  8. 😯

    Che angoscia che m’hai fatto venire!

    Meno male che sono sempre riuscito a restare in buoni rapporti con le ex… altrimenti, dopo questa lettura, avrei passato il tempo a guardarmi le spalle…

    Ad ogni modo, in quanto “ex principe”, non posso che inchinarmi ammirato davanti ad un’altra donna con piu’ palle di tanti uomini.

    In bocca al lupo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.