tu tum.

tu tum.


Come quei giorni in cui tutto si incastra, perfettamente.
Finisco il masterclass, piena di riflessioni, che non vedo l’ora di raccontare (chissà, magari stasera a cena). Le strade di Verona mi lanciano occhiate languide, la movida attorno all’Arena, lo shopping del sabato, le ragazzine in minigonna e scarponcini indirizzite dal freddo, ma convinte del giusto. Ma ho un appuntamento.

Entro nello scompartimento del mio treno, ignoro gli altri convenuti, mi metto comoda. Apro il mac, attacco ogni cazzillo, e ti cerco. Mancano dieci minuti, e ci sarai.

Cazzo, non ho il plugin.

Scema, magari provare prima no? Potevo pensarci, l’ho settato con tutto, magari un prova per lo streamin’….

Non ho il plugin, lo cerco. Okay. Eccolo. Scarico. Come? Venticinque minuti? Ma sarà già finito, dopo venticinque minuti.
Non lo prendo, cazzo, possibile non ci sia modo… apro tutti i programmi possibili, tutti i link. No cazzo. Possibile? Ci sarà un modo più veloce. Ma ti pare possibile che.

Clicco tutto. “…per utenti mac premere…”…. okay.
Si apre Vlc, o cosa diamine è.

E sento la tua musica. E mi fermo, mi blocco. Me la assaporo, come un vento d’aria calda.
Guardo il finire di un tramonto, mentre il treno mi porta a casa, e la tizia di fronte mi fissa come fossi una posseduta.
Mi ascolto le tue parole, le domande insulse che ti fanno. Che già mi vengono in mente per prenderti in giro. E di nuovo la tua musica. Lontana mille miglia, eppure nelle mie orecchie, dentro un treno, nell’istante stesso in cui la suoni.

E d’un tratto, tum. Tum tum. Tu tum, tutum, tutum tutum, tutum tutum…. oddio. S’è acceso il cuore. Ha ripreso a battere.

Stasera te lo dico. E se riderai, riderò con te…

Che io ….ormai pensavo di rottamarlo.

3 pensieri riguardo “tu tum.

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