le pastine
C’è un profumo di caffè straordinario, stamattina.
Sento in cucina rumori di stoviglie, carta stropicciata, brioche in forno a scaldare. E io nel caldo del piumino, prendo l’altro cuscino cercando il calore della tua notte, rimasto ancora li. Non mi alzo, fingo di dormire. Fingo per farmi coccolare ancora un po’, da chi in cucina pensa al mio risveglio.
Faccio mente locale: ah si, è domenica. Ogni tanto mi sveglio ancora con l’ansia, presto-alzati-vestiti-portagiùgabry-prendicartellaevestiti-accendilamacchina-corrialtreno…no, oggi no. Oggi voglio svegliarmi tardi. Dopo colazione decideremo cosa fare, magari due lavoretti per casa, poi magari un salto in maneggio, vi preparo un pranzetto delizioso, mentre voi passate a prendere le pastine…
Ah, le pastine della domenica. Gusto d’altri tempi, quando ero alta giusto fino alla vetrinetta, per scegliere le paste: lo strudel per Francesco, la greca per mia mamma, il papà vuole i cannoli…e io, cioccolato, cioccolato sempre…E il mio papà che mi guardava serio, come se davvero il mio compito fosse importante. Le mie domeniche erano con lui, Francesco suonava l’organo e partiva sempre presto, la mamma a San Marco a cantare arrivava all’una, e io e papà a messa insieme, sugli ultimi banchi. "papà, che vuol dire…?", sempre, per ogni lettura. Ero curiosa, non capivo. O forse no, volevo solo che mi volgesse attenzione, eppoi…papà sapeva sempre tutto. Ed era bellissimo, altissimo, il più intelligente di tutti. E dopo messa, le pastine. E preparare la tavola in salotto, con i piatti belli e quegli assurdi bicchieri verdi di murano, con delle facce diverse (e paurosissime..) su ogni lato.
No che non si va a messa, okay, ma le pastine andiamo a prenderle. Poi, la domenica si lava la macchina, non si sa perchè, forse è solo un motivo per uscire, per stare in cortile, mentre i figli giocano e le mamme cucinano. E il pranzo della domenica è speciale….metterò un vinello meraviglioso in frigo. E poi, facciamo una gita? Andiamo al mare, a passeggiare sulla spiaggia, a raccogliere conchiglie…a far correre il cane. O selliamo i cavalli, e andiamo a farci un giro qui intorno, senza fretta, senza fretta, senza fretta. E quando torniamo, preparo un bel bagno caldo, come piace a noi, e ce la raccontiamo tra le bolle. Ed ogni bolla di sapone che scoppia, è un poco di stress che se ne va, di queste giornate in cui siamo troppo di corsa, troppo presi, troppo stanchi…e troppo tristi…
…sei qui col vassoio, col caffè caldo, la briosche…e un fiore. Mi stropiccio gli occhi, fingo d’essere appena sveglia, lo so che devo essere orribile, ma magari faccio un po’ la bambina e ti ispiro tenerezza… e ti guardo…ma non ti vedo…non so nemmeno chi sei, non hai un volto, non so, non capisco, non….
….sono le cinque. Di mattina. Accendo la tivù. E aspetto che arrivi il giorno. Ieri sera ho bevuto troppo mi sa.
12 pensieri riguardo “le pastine”
buona mattinata 🙂
per un attimo avevo creduto che…
;*
per me i cannoncini grazie…
spero che prima o poi questo si trasformi in realtà e non rimanga un sogno 🙂
@zambini, benvenuto, che dire!
@angel, ogni tanto è capitato. e’ l’averlo assaporato che rende più amaro il tutto (e nulla m’è più odioso di caffè senza zucchero, la mattina..)
@momyna. ha chiesto scusa. merito tuo?
@anoni, niente cannoncini, che mi diventi tutto ciccia e brufoli.
@search….t’assicuro che il sogno era proprio papale papale..azzo..
Pastine ? No grazie …
Caffè ? Sììììììììì … corretto, doppia grappa, grazie (anzi, valà, passami la bottiglia …)
(Nadia trangugia con aria truce il caffe, ringrazia la Fla per il suddetto caffe e se ne va lanciando velenosi (e misteriosi) strali contro “i miserabili che cambiano le dimensioni della gabbia (tipografica) a lavoro ultimato” … Urca l’oca, ocio che trasformo tutti in rospi … mannaggia alla miseria, etc etc etc …)
almeno hai dei ricordi, hai attimi di vita vissuta con chi ti vuole bene. C’è chi, pur scavando con disperata speranza, nulla trova nella sua vita che possa portarlo a rivivere momenti di tenerezza passata. Anche una pozzanghera può essere bella… se riflette il sole.
Magari smetti di scavare da quella parte, e inizia a costruire dall’altra.
Io ho la valigia pronta. Mai tanto pronta come ora.
Hai mai visto memento?
Leti
No Leti, siamo appena alla rivoluzione francese….:-DD
Beh guardalo, perche’ la tua scena del risveglio lo richiama abbastanza.
Da guardare solo in momenti di umore ottimo.