pillole da matrimonio.01

pillole da matrimonio.01

Si abbandona casa di corsa, lasciando dietro di se un’accozzaglia di vestiti sul letto, l’asse da stiro in mezzo al salotto, un tappeto di scarpe col tacco in corridoio e quattordici tipi di ombretto sul lavandino.

L’organista è un elemento-tappezzeria spettacolare. Ha la vivacità di una penna bic. E’ l’unico che non s’offende se gli dici che suona coi piedi.
E’ interessante come le stesse 4 note scritte dal buon Mendelssohn all’inizio e Wagner alla fine, siano metricamente differenti a seconda dell’organaro. Stavolta sembrava davvero l’inizio di Rocky. Sul preludio di Bach, poi divenuto Ave Maria con l’aggiunta di una battuta e una linea di canto, ci sono versioni identiche da 70 secondi come da 9 minuti e 50, sempre a discrezione dell’organaro.

Lui è partito prima, ma io l’ho superato al cambio di tonalità. Ho vinto.

Da segnalare l’apprezzamento per talune signore, per la mia esecuzione dei panni sangelici*.

Anche questa volta, alla fine della cerimonia, con una spanna di lacrime in terra e parentame completamente ebbro di emozioni, e completamente in pappe, Donna Flauta ha sostituito in extremis colui/colei che doveva leggere la lettera degli sposi (tempi moderni, ora le letture se le scrivono da se’), interpretando da figlia illegittima di Gassman, una pagina e mezza di luoghi comuni e retorica da matrimonio.

Applauso. Lacrime delle suocere.

10 anni di conservatorio. E poi t’applaudono per come leggi.

Tristessa.

 

*Panis Angelicus, del povero signor Frank.

2 pensieri riguardo “pillole da matrimonio.01

  1. Spero almeno tu non abbia dovuto leggere l’abusata “lentamente muore” millantatamente attribuita a Neruda!

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