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E taci va, che non mi andava proprio. Suonare sulle basi, restare dentro lo schemino del "suona questo e solo questo", deciso da chi non ha una vaga idea di cosa possa chiamarsi "melodia".

E guardacaso, mi capita il concertone del primo maggio, a ricordarmi quel gruppo, quel periodo, quelle emozioni e quelle frustrazioni di star sul palco a far la marionetta. Ma poi, via, che mi son divertita.

A guardar la Gerini mi vien da piangere, questo si. Fa un accenno di rockenroll col Rossi comico, non ci stanno coi tempi, e lei si tromberà pure Zampaglione, ma non fa di lei una cantante.

Mi domando perchè, riuscendo a gestire quasi impeccabilmente quel pantagruelico carrozzone, mettono sul palco due emeriti incapaci. Nulla da dire sulla loro carriera personale, ma che facciano quella. Dico.

All’arrivo sul palco di Mauro Pagani (parere personalissimo di chi s’è vista giusto dieci minuti a morsi ogni ora del concertone) non c’è stata più storia. Pure il vocal delle vibrazioni ha dimostrato che fa le cover rock meglio di come scrive le ballad sull’angelica di turno. Il violino cattivo, ma cattivo, ma cattivissimo, da completo chapeau bas per quanto rock possa essere. Che l’improvvisare un pezzo, per un musicista, è come improvvisare una cena per uno chef: fate cucinare il mio dentista "improvvisando", e non sarà la stessa cosa.

Sennò, non sarebbero/saremmo musicisti.

E arriva Chuck Berry. Mi chiedo quanti di quei 700mila sapessero chi diamine fosse (ah, da ieri è stato lui ad inventare il rockenroll, l’ha detto la Gerini), di certo il bassista sul primo blues non sapeva manco in che tonalità suonasse. Plauso al resto della band, che s’è arrampicata in vorticose evoluzioni tentando di rincorrere le strutture del vecchietto. Claro, pagherei per poter suonare così a quell’età, che a parte un solo tutto improntato sui tasti giusti, ma suonando la corda sbagliata (eh, capita, via), ha dato "merdòn"  (termine tecnico) a tutti l’artri. 

Il resto? Ho sbadigliato con lo Zampaglione e la Consoli, poi il settenne si è impossessato del potere, e Ale e Franz (improvvisazione, geniale, anche lì…) ha concluso la giornata.

Un giorno, ai suoi figli (del settenne, ndr), dirò "vi ho mai raccontato di quella volta che ho suonato anch’io al concertone del primo maggio….", e loro saranno in dovere d’ascoltarmi, annoiati e nauseati, finchè arteriosclerosi non mi colga.

Che futuro roseo.

13 pensieri riguardo “nessun titolo

  1. davvero non centrava na mazza la gerini con tutto il resto. Uff…però… dovevi dircelo che c’eri anche tu!

  2. sei una caccola.

    Potevi fare un cenno, un gesto, una virgola… almeno lo avrei guardato… anche perchè non ho capito nemmeno che concerto era!!!

  3. Dimenticavo… secondo te, i concertisti della “corrida” riescono ad arrampicarsi sugli specchi? Io a volte li vedo davvero messi male!!!

  4. E viaaaa! Alla ricerca negli archivi di mamma-Rai della Flauta-primomaggio-duemilatrè!

    Lo ammetto, il 1° maggio il mio telecomando salta un canale (uno a caso). Miracolosamente il giorno dopo ricomincia a funzionare.

  5. scusate, ma che ci facevano la gggggerini e zampaglione al concerto del primo maggio? con chuck berry??

    no, dico, che ci azzeccavano?

  6. Nulla, ma chi organizza questi concerti son due tipi di gente: l’etichetta, e qualche malinconico sessantottino (che chiama de gregori, nomadi, chuck berry, tom waitts..), e la “produzione televisiva”, che non ragiona in virtù del pubblico giovanile, e mette sul palco chi possa fare audience in base al pettegolezzo e alla zoccolaggine dei vestitini in voile della gerini.

    Tutto qua.

  7. mah, signora mia… comprendo la ligica del vestitino in voile, ma indubbiamente la ggggerini sfoggiava un paio di zeppe assolutamente non-portabili per chiunque non fosse una drag queen.

    una prece e un velo di cemento armato.

  8. La cosa che faceva più tristezza era l’impaccio, i figli d’arte a presentar sanremo erano più sciolti di quella li.

    Il cabaret con Berry è tra le pagine più misere della storia televisiva.

  9. ame il concerto è piaciuto, e lo trova rappresentativo della musica italiana rock anche di questi ultimi sette otto anni.

    C’erano anche gli Afterhour.

    (gerini a parte, che, un disastro, porella, non regge il palco ed è dovuta scappare dietro le quinte nell’unico momento in cui avrebbe dovuto inventarsi qualcosa per riempire il silenzio causa problemi tecnici)

    Ma per curiosità, dato che sei tanto critica, e fai tanto l’esperteuse..tu chi faresti cantare al primo maggio? Ciao Milla.

  10. ad un certo punto quando ho visto marco conidi “intonare” ma il cielo è sempre più blu ho cominciato ad aver paura sul serio

    diamonds

  11. Affatto esperteuse, milla. Ho avuto l’onore (e il culo) di poterci suonare, e sono come tanti un’appassionata di musica, oltre che una musicista.

    Chi farci suonare è un discorso vasto, è chi non farci suonare, semmai.

    L’anno in cui c’ero io, era sul palco il piotta, e un deejay con corista col branetto del momento, da discotechina. L’anno scorso (o due) ho visto un tentativo triste di Bisio a far cantare a tre voci la folle, aiutato dal leader dei Negrita, che non ne intivava una.

    Io ci vorrei i professionisti. Quelli che sanno suonare, che sanno cantare, che SANNO. E se non sanno, che facciano nel limite delle loro possibilità.

    E’ stata una piacevole sorpresa vedere il cantante delle vibrazioni suonare un bluesaccio come si deve, è stato meno interessante (a mio gusto) la consoli, ma aveva anche lei preparato una cosa “a tema”, con cura e serietà, e non come zampaglione a metter su i soliti pezzetti. Che poi, la scelta vien fatta a casaccio, purtroppo. Un Pelù sul palco, anni fa, con “el diablo”, con repertorio riciclato giusto per metterlo su (rilanciarlo, in un momento in cui non suonava da mo’), e tutte quelle palesi opere pie delle discografiche… ecco, queste a me piaccion poco.

    E soprattutto, la Gerini non c’entrava un cazzo. RIbadisco.

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