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Voialtri non potete capire.
Voi, che tutti gli anni avete la precedenza per metter la fila di crocette sul piano ferie. Voi, che vi prendete tutto agosto. Che costa un casino, ma ci si deve andare, fuori in vacanza.
Voi che andate a mostrare il topless non a jesolo, ma in croazia. Che non sia mai troviate il capo del personale li (toh, è giusto due scogli più in là, che combinazione..).
 Voi che andate in sardegna da quindic’anni, e che pensate che davvero i sardi vi considerino di casa.
 Voi che andate in montagna a funghi, trasformandovi in peter di heidi con scarponi, calzettoni di lana grigi e braghe a zuava con camicia scozzese..ma che le tiracche con la stella alpina, eddai cara, non buttarmi sul trash del tutto.. voi che poi mostrate delle amanite falloidi all’albergatore, convinti di aver trovato un porcino gigante sotto il pioppo dietro la chiesa (che nel bosco, quello vero, mica ci andate..).
Voi veneti, che chiedete uno spritz anche sul mar baltico. Voi romani, che du’ spaghi li mettete sempre in borsa, sia mai. Voi milanesi, che anche sotto l’ombrellone aggiornate via cell il blog (momy, la dichiaro in arresto..) e andate in ferie col titti il cicci la bambi e la pucci, mettendo in valigia i tacchi a spillo (a far che!) e una quantità illimitata di oscene infradito etniche.
Voialtri non lo sapete cosa sia qui.
L’ufficio vuoto. Che senza gente non si assorbe il freddo del condizionatore a palla, e stai col pulloverino di lana sulle spalle, per poi passare dalla camera iperbarica per uscire a pranzo sotto i 40°celsius esterni.
 
Silenzioso. O anche no. L’usciere si sfoga intonando "a mezzanotte saaiiiii…" approfittando dell’acustica dei corridoi vuoti. Le radio si alzano, si scopre che il serio geometra del terzo ufficio in fondo va di smashing pumpkin, con cravatta annodata in fronte, maniche su e sguardo arrapato, usando il tubetto di pritt come microfono e ballando ignaro di alcuna intrusione.
Gruppi malassortiti vanno al ristorante, altri rimangono con l’insalata di riso e la pesca davanti al pc, altri vanno a prendersi il pranzo al macdonald’s, nascondendo bigmac e patatine sotto il braccio, tutti rimasti orfani del compagno di scrivania. Quelli malassortiti parlano del tempo, sono i rimasugli dei clan impiegatizi che si riuniscono tristemente in attesa del ritorno compatto dei colleghi del cuore.. E le vacanze, eh si, e i figli, mi passi il grana, il caffè lungo, ostrega com’è tardi, che poi a settembre torneranno ad ignorarsi tra i corridoi.
I colleghi poi vanno in ferie senza mai lasciar nulla in sospeso. Non sia mai che lascino la tua scrivania vuota….indi, fanno un tour de force per finire tutto in tempo, non importa come. Così partono sereni. E ti lasciano risolvere i casini che, in quel loro ultimo maledetto venerdì, hanno impiantato su per la fretta.
E c’è sempre il momento in cui arriva il figlio del capo. Un bimbo insopportabile e bruttissimo che ti verrà appioppato e imposto per tutta la mattina, complice le vacanze e la mancanza di centri estivi, a cui darai i tuoi evidenziatori e timbri, lui farà il disegnino porno che dovrai, buoncuore, appendere a fianco al calendario di Raul Bova. Se non sopra. Ovviamente romperà pure l’unica cosa preziosa che si trova sulla tua scrivania (a cui tu tieni immancabilmente) e tu cinguetterai falsa al capo “ma noooo non si preoccupi, non fa nulla….” Per poi correre in bagno piangendo, alla Magda di Verdone.
E alla fine, che accade?
Meeting alla macchinetta?…no, troppo triste. E pericolosa la presenza delle fiesta-titenta in terza fila. Vabbè, tanto il costume non lo metterò più fino a giugno.
Giro per uffici? Lo fai una volta, due. Poi esaurisci le energie. E ti chiudi in te stesso, tra le tue penne, le foto della famiglia (-sei tutti noi!puoi farcela!) e i blog.
Ecco. Noi poveri cristi che ferie o non ferie, il blog lo aggiorniamo. E ci scriviamo tra i commenti. Diventiamo degli anonimi, per veder più alto il numeretto tra parentesi… come se in fondo non fossimo davvero soli in questo web.
E guardiamo il meteo. E calcoliamo l’ascendente del nostro cane. E facciamo un continuo aggiorna sul sito dell’ansa, che una bella catastrofe naturale ci intratterrebbe un poco.
Alla fine, ebbene si. Parliamo dei nostri problemi alla fotocopiatrice.
 
Voi non potete capire. Vi prego, tornate. Tornate.
 
 

14 pensieri riguardo “nessun titolo

  1. Ahahah, credo che lo farei volentieri anch’io di parlare con la fotocopiatrice. Ma non credo che qui capiscano l’italiano.

    (^o^)

  2. Bolscevico e con un Blog che fa schifo.

    Dovrei suicidarmi.

    Ma non ti dò soddisfazione.

    Figuriamoci.

    Daniè

  3. Anche io sono in (quasi) solitudine (beata per un misantropo come me!), ma il blog lo aggiorno così di rado, preferisco andare a commentare quelli degli altri.

    Buona idea, quasi quasi domani mi metto la cravatta per annodarla in fronte e ballare. Io in questi giorni sono andato di Pink Floyd, mentre di solito devo limitarmi a radio on-line di “smooth jazz”.

    P.S.: grazie per aver limitato la parodia dei vacanzieri a veneti, romani e milanesi. 😛

  4. @anoni, cancella i cookie e hai risolto.

    @jesus, ho evitato di allargare ad altre tipologie regionali, in quanto poi verrei picchiata selvaggiamente. non ci tengo proprio..

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