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Tag: sberla

dai una sberla alla flauta (che xe ben)

dai una sberla alla flauta (che xe ben)

Io adesso vorrei che qualcuno mi prendesse a schiaffi.

C’è qualcuno disposto gentilmente a farlo?

Ma anche a sberle, ma forti, davvero forti.

Ho saputo che Stef, con cui uscivo ogni tanto, si è sposato. No dico, ci siam visti l’ultima volta due mesi fa (è noto che son donna inaffidabile, ha fatto bene, benissimo) e mo’ si è sposato (“…se stavo ad aspettare te…”). Ma non è questo il punto. Okay, mi vien da riflettere che se non mi muovo, qua mi si sposano tutti.
Dicevo, non è questo il punto.

Il fatto sta che rinvango. Ho perso tempo e occasioni a bizzeffe, bevendomi mucchi di stronzate. E non ebbra (haia! questa me l’ha tirata searching, grazie) continuo a rodermi il fegato.

Ringraziando il cielo, ogni volta che mi rodo il suddetto fegato (quelle sensazioncine modello attacco d’ansia, ti si chiudono le orecchie, vedi il mondo ovattato e senti un filo spinato che ti stringe in cuore, e sti lacrimoni che stan li per traboccare, ma non traboccano mai) so bene dove cercare, e trovare, conferme al mio “hai fatto la cosa giusta, cogliona sei a non averla fatta prima”.

E’ che siamo fatti strani.

Mi siedo qua, sopra la mia montagnola. Ho passato il guado, ormai son asciutta e riposata, le ferite guarite, solo qualche graffietto (che brucia un casino, come tutti i graffietti fastidiosi). Ma non ce la faccio mica ad andare avanti. Ogni tanto scivolo (c’è un vento della madonna, su questa montagnola) e l’inerzia mi fa andare avanti. Ma diciamolo, io ci ho paura. Ma tanta, paura. Di che cazzo, non lo so, ma il sentimento è chiaro, chiarissimo. Ho una paura fottuta. Sono indecisa, ancora aggrappatissima alla mia abitudinarietà da single, dove ci sono un cumulo di equilibri (lavoro, amici, musica) che non so come render compatibili.

In sostanza, sto qua sopra come una pirla a vedere cosa succede. Seduta in terra, abbraccio le ginocchia, e guardo con occhi insulsi il resto. Come va? Benissimo grazie (sorrisetto). Sicura? Andiamo? o torniamo? Ah no, grazie, sto qua, guarda. Magari dopo. Ehm.

Cazzo sto aspettando? Vallo a sapere.