ricomincio (vado avanti)

ricomincio (vado avanti)

Per quelle volte che non ho saputo spegnerla, nella mia testa, e zittirla, una buona volta.
Lei che mi toglieva i suoni, le voci, i rumori, sostituendosi a tutto.

Per quelle volte che non ho saputo dirle di no, obbligandomi a metterla davanti alla mia vita, i miei affetti, i miei principi.
Tutte quelle volte che mi ha resa peggiore, crudele, falsa, ignobile.

E le bugie, i sotterfugi, le violenze che ho inferto a chi non aveva la mia spregiudicata voglia di arrivare, a chi era più debole, più puro.
I miei giorni persi, i progetti distrutti, il dolore inferto a chi ha voluto aspettare il suo turno, turno che non è mai arrivato.
La poca attenzione a tutto il resto, per il sordo egoismo di celebrare me stessa, venerandola. Come se non ci fosse altro nella vita.

E tutte le maledette volte che mi ha calpestata, umiliata, derisa, fatta a pezzi.

E tutto ciò che ha saputo succhiare dal mio cuore, vampira di sentimenti ed emozioni, lasciandomi inerme subito dopo, rantolare annegando in un vago bicchiere d’alcool, o di pessima nicotina, senza più idee, senza più la sensazione di onnipotenza che lei regala, su quel cazzo di palco.

Come fosse questione di vita o di morte.

Quest’amante che mi distrugge, che mi sta chiedendo troppo…e da cui non riesco a fuggire.
E che cercherò, te lo giuro, di amare ancora, imparando finalmente a farlo, nel modo giusto.

Prima che mi uccida.

Posted via email from laflauta’s posterous

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