quelli come me

quelli come me

C’è un pianeta in cui vanno a finire i musicisti.

E’ enorme, per contenere tutto il loro ego. E’ colmo di fogli, musiche, strutture, e battute storpiate, con un unico soggetto: se stessi.

Non si ascoltano, troppo intenti a sentirsi parlare, a meno di non intercettare un feedback positivo, che avvalori il concetto che loro sono meglio di tutti. E quando lo intercettano, si sminuiscono, i bastardi, tentando una malandata immodestia.

Amano l’amore, scopano l’immagine di se’ che si rispecchia nell’altro, sotto di loro, e  scelgono il partner in base al tipo di tappezzeria. Si innamorano del benessere che provano, soffrono di default ogni sei ore. Perchè soffrire, ed esser depressi, è un must, ordinato dal medico quotidianamente, a dosaggio variabile. Cura intensiva fuori dal palco, subito dopo, che la curva discendente è implacabile.

Del mondo sanno poco, non guardano la tv, la tv è il male, come tutto ciò che non è difficile. Leggono libri incongruenti e si perdono in teorie fallibili, mangiano nutrizionalmente zen, per immagine di mercato. Hanno le piantine aromatiche sul balcone, e ricettari di ricette etniche, accanto al cartone della pizza del giorno prima.

E non ti ameranno mai, troppo intenti ad amarsi da se’. O forse, lo faranno, dieci minuti, ebbri di gratitudine. E poi guarderanno oltre, al chorus successivo, ed altra battaglia per avere il solo, e tante cose da dire. Fedifraghi di note.

Che persone orrende, son quelli come me.

23 pensieri riguardo “quelli come me

  1. ..nella mia personale visione romantica della vita, prima dell'enorme humour vedo una ancor più grande sensibilità…..che persone deliziose sono le scrittrici come te…

  2. …pur confermando l'orribile natura del musicista tipo, da te così magistralmente descritta….ciò nonostante……ti xe adorabile!!!! :-*

  3. ….no…anche se la Minoprio mi piaceva……"Minnie"..compagna di Topolino indi esemplare di topo indi zoccola (pantegana in napoletano)

  4. l'hai voluto tu!….non scaricare su di me le tue innegabili responsabilità!!! (sembra el testo de "cara ti amo" de Elio!)

  5. Io ho il coraggio di contraddirti, ma non scrivo bene come te, quindi lo farò a voce al prossimo spritz. Apriamo il dibattito. Credo però che ci sono musicisti che non entrano in questa pur bella descrizione e che il falò del ego non riguardi solo i musicisti. Non so se conosci bene, solo per restare nell'ambito del pianeta-arte, l'ego dei attori, dei registi, dei ballerini… Che sia la potente e trascendente arte a creare confusioni tra le fragile e terrene anime che decidono di dedicarsi a lei?

  6. Marco, il problema non sta tra un solo e l'altro, semmai sono i soli del contrabbasso che inducono alla riflessione libera…:DEdu, indubbiamente ci sono musicisti che non rientrano in questa mia estremizzazione, ma con presunzione penso ci sia almeno una minima parte di questo dentro ogni artista (quindi si, anche attori, registi, ballerini..). Se suoniamo, è per la sensazione meravigliosa che ci regala il suonare, che è benessere, ma anche onnipotenza, superiorità (in senso buono) sui comuni mortali. Da qui l'egocentrismo, forse anche a proteggerci dai continui tracolli che seguono i nostri momenti di estrema euforia. E star vicino ad un "mostro" simile, è ben dura 😀

  7. Uno dei problemi è che spesso ci si identifica come musicisti ancor prima che come persone…è ovvio che una tal riduzione della propria identità può indurre atteggiamenti egoistici da prima donna….egoismo, egocentrismo per alcuni rappresentano il proprio carattere e temperamento…per altri invece maschere che nascondono grossi limitI, paure, debolezze….Se egoismo dev'essere deve avere stile, originalità, fascino….altrimenti fà solo ridere ( o piangere)….

  8. Una bella sfilza di scuse che ogni artista adduce al mondo e a sé stesso per far ciò che gli/le pare. Scuse assolutamente funzionali, peraltro.

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